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Le serre salentine

Le serre salentine

Situate tra Otranto e Leuca e dolcemente distese sullo Jonio

Situate tra Otranto e Leuca e dolcemente distese sullo Jonio, come donne greche sul triclinio, le Serre salentine sono un gruppo collinare che rompe la pianura e dona al paesaggio un aspetto ondulato, mosso, come il mare. Il nome somiglia allo spagnolo sierra, che indica un complesso di montagne di modeste dimensioni ed in effetti le altezze a stento superano i 200 metri ad Alessano.

Le serre sono formate da roccia calcarea molto dura, che viene chiamata “cozzi mari”, cioè “rocce amare”, a causa della difficoltà nel lavorare questi terreni.

L’unica coltura possibile in queste zone è quella dell’olivo, albero che non a caso identifica il paesaggio rurale salentino e mediterraneo in genere. Tra le serre la presenza umana è costante. Nelle valli che si formano tra una serra e l’altra si trovano diversi centri abitati caratteristici e in alcuni casi ricchi di storia. Nei campi il paesaggio è dominato dai muretti a secco e dalle tipiche “pajare“, costruzioni in pietra dette anche “caseddhi”, anticamente utilizzate come rifugi dai contadini.

Tra le serre, oltre ad ammirare il paesaggio naturale, levigato dalle brezze marine e puntellato di pajare e di muretti di pietra, sono racchiusi anche diversi luoghi di interesse storico e religioso. Abbiamo scelto per voi i siti che meglio conservano il legame con il paesaggio circostante.
Numerose sono le testimonianze che risalgono all’età Neolitica, i dolmen e i menhir, chiamati anche Osanna, raggiungibili in auto o seguendo apposite visite guidate, come i dolmen di Salve, Melissano, Racale, Ortelle, i menhir di Giuggianello e Giurdignano, che ne conserva addirittura 15, e tantissimi monoliti tra cui quelli rinvenuti a Carpignano, Supersano, Castrignano del Capo e Gagliano del Capo.

Non mancano anche bellezze architettoniche più recenti, ci riferiamo in particolare alle chiese e ai Santuari, elemento identitario del sud. Il primo luogo è certamente il Santuario di Santa Maria di Leuca, che si impone dalla cima di un promontorio accanto all’alto faro, in un perfetto dialogo con il mare e il cielo.
Al Alezio si erge uno splendido santuario denominato Santa Maria della Lizza, di datazione incerta, caratterizzato da un ingresso fortificato, voluto da Carlo I d’Angiò ai tempi delle incursioni turche, che rende la chiesa simile ad un castello nella facciata.

Il Santuario di Santa Maria Coelimanna a Supersano si innalza maestoso sulla sommità della serra di Supersano e vi si accede tramite un’ampia scalinata. Il complesso fu ricostruito nel Settecento su una preesistente struttura cinquecentesca. Secondo la leggenda la chiesa fu costruita su una grotta in cui una pastorella aveva trovato l’effige della Vergine “manna coeli”, cioè manna del cielo.

Se preferite il relax e la gastronomia sono innumerevoli invece le aziende agricole e vinicole che d’estate si aprono ai turisti e permettono di visitare masserie fortificate, pajare, frantoi ipogei e di gustare ottime pietanze della tradizione.

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