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Quando il Salento è rosa

Quando il Salento è rosa

Viaggio tra le meraviglie di primavera

Se si chiudono gli occhi e si pensa al Salento, sicuramente appaiono nella mente l’azzurro del cielo e del mare, il biancore della sabbia e delle case, il verde degli alberi, ma oggi vi mostreremo la vie en rose che parte da Otranto e percorrendo l’entroterra, arriva a Leuca.
Quando l’inverno lascia spazio al sole, al risveglio della natura, nelle nostre terre appaiono due inconfondibili segnali della bella stagione: i fiori e i fenicotteri.

Il Salento, ricco di zone umide, paludi, saline, è una tappa obbligata nel viaggio dei fenicotteri che, dal Nord Europa, vengono a svernare nel Mediterraneo. Questi splendidi volatili arrivano per lo più tra marzo e aprile a tingere di rosa riserve naturali come quella di Torre Guaceto o le saline di Torre Colimena.

Con il loro caratteristico collo affusolato e la zampa tirata in su, appaiono come in sogno, una nuvola rosa di grazia ed eleganza. Se il Salento è scelto da questi volatili è per il suo mare incontaminato e per la cura che viene riposta nel preservare il loro habitat. Tantissimi sono stati infatti gli sforzi compiuti negli ultimi anni per riportare i fenicotteri in Salento, e gli sforzi hanno premiato.

La primavera sparge fiori al suo passare e qui certamente spiccano tantissime tonalità di rosa: il mandorlo, disseminato in ogni dove nel nostro territorio, diffonde i suoi colori, tra il bianco e il rosa acceso, mescolandosi alle nuances delicate e rosate dei ciliegi, che da noi non sono decorativi come in Giappone, ma daranno un frutto apprezzato ed esportato in tutta Europa. I suoi fiori, così delicati e fragili, restano sempre un simbolo, non solo della rinascita, ma anche della fragilità e della delicatezza umana.

Se nelle zone dell’entroterra primeggiano fiori di mandorli e di ciliegi, spostandoci sulla costa adriatica è la vivacità delle tinte dei peschi e degli albicocchi a farla da padrone. Tutti rosa, o spruzzati di rosa sulle estremità dei petali, o al contrario, più scuri al centro e più chiari all’esterno, in questo tripudio di fiori, gioiscono centinaia di specie di insetti che, come ogni primavera, genereranno i frutti irresistibili del Mediterraneo: mandorla, ciliegia (tantissime varietà di ciliegia), pesca, pesca noce, percoca, albicocca. Frutti dai colori sgargianti e accesi per fiori delicati che al solo nominarli richiamano l’estate.

Questa enorme varietà di rosa è visibile fino alle Serre Salentine, quando la terra lascia spazio solo all’ulivo a regnare nei campi. Allora non si può non fare un salto a Taviano, la San Remo del Salento, dove la floricoltura viene praticata dalla metà del ‘900 nelle serre a ridosso del mare: rose, gladioli, sterlizie e tante altre splendide piante vi aspettano.

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