×

In Primavera, la festa di S. Maria a Leuca e non solo

In Primavera, la festa di S. Maria a Leuca e non solo

Festività religiose

La primavera si avvicina ed è la stagione dedicata, secondo la fede popolare, alla Madre di Dio. La maggior parte delle festività religiose di questo periodo infatti è dedicata a Maria. E non è difficile intuire perché la bellezza della primavera, con i suoi colori e profumi, sia associata alla più bella tra le belle.
Tra aprile e maggio sono diverse le leggende, le storie che si tramandano di generazione in generazione e che hanno dato vita alle feste: miracoli, eventi straordinari spiegati dal popolo come interventi divini.
Qui a Leuca, ad esempio, il 13 aprile si festeggia la Festa perpetua in onore di S. Maria, per ricordare ora e sempre il miracolo di aver salvato Leuca da un maremoto tremendo nel 365 d.C. che durava da giorni e giorni. In questa occasione sono numerosi i riti presso la Basilica di Santa Maria de Finibus Terrae, perciò è un’occasione imperdibile per visitarla e scoprire come mai possiede tanto fascino immortale, soffermandosi ad ammirare la cappella della Madonna, dorata di una luce splendente.
Ma non è solo a Leuca, dicevamo, che il culto mariano vive nella stagione primaverile.
Si sussurra il nome di Maria dal nord al sud della penisola salentina e si celebra con rose e altri bellissimi fiori, che è una gioia per gli occhi. La Madonna di Costantinopoli, così chiamata perché avrebbe liberato la città dai turchi, si festeggia a Cannole il 6 aprile, quella della Arcona a Castrignano dei Greci, la Madonna dell’Annunziata a Castro il 24 aprile, con annessa sagra di un piatto tipico locale, il pesce ‘a sarsa’, fritto e poi marinato in modo particolare, una delizia unica. La stessa Annunziata si festeggia anche a Diso il 25.
L’amore del popolo per la Beata Vergine si manifesta anche a maggio, con festività a Calimera, Taviani, Cavallino e in tante altre località del Salento, in ognuna essendoci un particolare rito, una leggenda, una tradizione che vale la pena scoprire. La Madonna della Coltura, la Madonna della Serra, già dal nome si intuisce che propiziano i raccolti, con quella mescolanza particolare di cristiano e pagano che è tipica della religiosità salentina. Altre Vergini prendono il nome dai miracoli, altre dai luoghi in cui sono apparse statue o effigi sacre, come la Madonna del Monte di Cavallino.
Questo brulicare di nomi è solo segno di profondo affetto, del voler avere un pezzettino di Sacro tutto per sé. Un rapporto così magico con la fede non lo troverete altrove, un senso quasi di parentela con la divinità, perciò venite ad assaporarlo a Leuca. Siamo certi che incanterà anche voi.

Author