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Quel giorno in cui Enea approdò a Leuca

Quel giorno in cui Enea approdò a Leuca

Mito e leggenda alla fine delle terre emerse

Un’antica leggenda vuole che Enea, il famoso protagonista dell’Eneide di Virgilio, figlio della dea Venere in persona e destinato a fondare Roma, durante i suoi lunghi viaggi sia passato anche per il Salento, giusto il tempo di dire due preghiere al tempio e ripartire. La leggenda vuole che l’eroe si sia fermato proprio a Leuca, sullo splendido promontorio di Punta Meliso, dove, secondo il mito, c’era un tempio. Cosa vide Enea da lassù? L’incontro e l’abbraccio tra due mari, un’apparizione divina, il vento, la maestosità di un tempio? Ma ci sarà stato davvero?

Recenti scavi hanno dimostrato che a Punta Meliso c’era un insediamento, ma non c’erano templi. La località è visitabile sia via terra sia con escursioni organizzate in barca. Questi luoghi, prima dei greci e dei romani, appartenevano ai Messapi, che qui pregavano sì un dio, per avere fortuna nella navigazione, ma si chiamava Zis, ed era il dio dei fulmini e delle tempeste. Un dio azzeccato per la fine del mondo, non trovate? Leuca non a caso è una delle più importanti località che testimoniano l’esistenza della civiltà messapica, quasi scomparsa con la conquista romana. Le grotte costiere hanno conservato graffiti e raffigurazioni che non potete perdere durante la vostra vacanza a Leuca!

Tornando al nostro Enea, secondo gli studiosi sarebbe approdato a Castro (una bellissima località da visitare a 45 minuti da Leuca), dove sono stati trovati resti di un tempio greco. Ma per non rovinarci la fantasia, possiamo comunque consolarci scoprendo che a Leuca c’era un tempio dedicato a Minerva, sul quale ora sorge il Santuario di Santa Maria di Leuca: per gli amanti dell’archeologia sono ancora tanti i resti di epoca romana e pre-romana da visitare in zona con visite guidate.

Il culto di Minerva, originario dell’età romana, è resistito secondo la leggenda fino all’arrivo del carismatico San Pietro, il quale avrebbe convertito la popolazione e regalato alla storia lo splendido Santuario, venerato da pellegrini di tutto il Mediterraneo.

Enea quel mitico giorno non giunse proprio a Leuca, ma forse la vide e la salutò dalla sua nave, così viva, così ricca di storia, abbracciata da due mari. Quindi lasciatevi trasportare dal fascino e dalla suggestione che Leuca, finibus terrae, produce da secoli nei viaggiatori e nei naviganti e venite a trovarci.
Vi aspettiamo!

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