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Delizie di settembre

Delizie di settembre

Mandorle, fichi, mele cotogne, uva

Quando l’estate dolcemente cede il passo all’autunno e il sole ormai ha donato tutte le sue energie alla terra nei mesi tra luglio e agosto, ecco che in Salento maturano i frutti più dolci e più deliziosi.

Prima tra tutte, regina della campagna, ecco appare l’uva, una risorsa fondamentale per il nostro territorio grazie alla produzione di importanti vini, ma ottima anche da mangiare a tavola. Di uve ce ne sono tante varietà, vi sono quelle esclusivamente da vino, che se mangiate sono molto più zuccherine, e poi le uve da tavola, dai chicchi sodi e gustosi. Bianca, rossa, nera, l’uva è una tentazione a cui nessun salentino sa resistere. Si impara fin da bambini a rubare i grappoli dalle vigne, a riconoscerne le varietà. Spesso l’uva viene donata in segno di ringraziamento a parenti e amici. E’ preziosa, non a caso era sacra al dio Dioniso.

Altra delizia settembrina sono i fichi. I fichi sono una tentazione irresistibile per chi ama la frutta di stagione. Piccoli, bruniti dal sole, resi dolci dalle linfe estive, sono una vera e propria bomba di zuccheri totalmente naturale. Nei tempi antichi, quando non esistevano merende e conservanti, erano un dolce pregiato e prelibato. I fichi venivano seccati al sole nei giorni più caldi e poi passati nel vin cotto o nel cioccolato. Chiunque abbia più di quarant’anni ricorda di aver rubacchiato i fichi secchi dalla dispensa.

Le mandorle poi, sono buone sempre: freschissime appena colte dall’albero, quando su un muretto a secco ci si siede e si schiaccia il guscio con un sasso; quando sono mature e vengono battute e raccolte con le reti per poi essere messe a seccare al sole e conservate per l’inverno; quando vengono lavorate per realizzare dolci e pietanze incredibili. Il profumo delle mandorle salentine è ricco e denso, dolce, antico, non si dimentica facilmente.

I dolci a base di mandorla sono i più pregiati, anche perché la mandorla è molto richiesta e costosa. Fermatevi dunque, mentre passeggiate per Leuca, in una pasticceria o in un forno e assaggiate qualche prelibatezza. I dolcetti a pasta di mandorla, che si usa donare durante le nozze, sono i più diffusi, decorati con frutta candita o chicchi di caffè, ma anche altre delizie troneggiano sugli scaffali come i marzapani, realizzati con lo zucchero e le mandorle, oppure i mustaccioli, realizzati con nocciole, noci e mandorle.

Per concludere in bellezza questa carrellata di settembre, non possiamo non nominare un frutto umile, semplice e raro, la mela cotogna, frutto di un albero che non viene coltivato in grandi quantità. Il frutto non è commestibile crudo, in quanto molto duro e aspro, ma se viene cotto, sprigiona un profumo e una dolcezza ineguagliabili. Solitamente la mela cotogna viene utilizzata per realizzare ottime marmellate da consumare durante l’inverno, oppure la cotognata, una conserva semi solida da gustare in pezzetti con lo zucchero. Si può anche cuocere in acqua con zucchero e cannella e gustare come spuntino o merenda.

Che aspettate? Immergetevi nei profumi e nel gusto di settembre in Salento!

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